Le percentuali e la vita
La seconda di quest'anno è una classe misteriosa.
Pare non ascoltino mai e non stiano mai attenti e non gli interessi niente di niente e poi….
Li scopri e ti innamori di loro.
Oggi ho spiegato le percentuali e che il 20% del 50% non fa 70% ma 60 %, che le percentuali non si sommano e che spesso i negozianti e mass media fanno una gran confusione su questo fatto e che spesso i negozianti, ma anche alcuni scaltri e scorretti politici, ci speculano ed altri politici no, ma sbagliano lo stesso perché la matematica non fa parte del mondo della politica.
-Ma come? E nessuno se ne accorge?-
-Pochi, troppi hanno detto "la matematica non fa per me" e si vedono i risultati!-
-Ma cosa c'entrano le percentuali con le nostre cose?-
-Sentito mai parlare di tasse?
E qui si è aperto un bailame tremendo, tutti a chiedere, tutti a cercar di capire, a citare questo e quello.
Allora ho cominciati a spiegare come funziona il nostro sistema di tassazione, in percentuale e a scaglioni.
Abbiamo immaginato un mucchietto di soldi, sulla lavagna l'abbiamo diviso in tanti mucchietti più piccoli e vi abbiamo applicato ad ognuno la sua tassazione in crescendo. Chi più mucchietti aveva più pagava ma non su tutti, la percentuale aumentava via via : per tutti il primo mucchietto tutti pagavano la stessa percentuale.
Uno se ne è uscito dicendo:
- ma mio zio diceva che è meglio tasse uguali per tutti, si capisce di più-
- ad esempio il 30% per tutti i soldi guadagnati? -
- si si… è proprio quello che diceva mio zio -
A dire il vero questa teoria è un po' vecchia e non capisco perché mai questo zio l'abbia tirata fuori, ma a me va benissimo per spiegare.
- Fate i conti su 1000 euro, e su 10000. Fateli con gli attuali scaglioni (che ho scritto alla lavagna e forse sono un po' sbagliati…) e poi provate a fare i conti anche con il 30% su tutti i soldini-
Passa un attimo e uno grida -ma così quelli che guadagnano tanto pagano sempre come quelli che guadagnano poco!-
-Ma hai fatto i conti?-
-Ma non servono, si capisce subito!-
Bravo, penso tra me e me, ma vallo a spiegare a quelli che l'hanno proposto e sostenuto per anni…o forse non serve spiegare, lo sapevano benissimo.
A questo punto si sono aperte le porte del mondo e tutti chiedono, educatamente, ma chiedono e con grande curiosità:
Cos'è il PD, perché si torna a votare, cosa è il '68, cosa significa cambiare il modo di votare
Ecco che uno ha già la risposta pronta, forse confezionata in casa, ma c'è:
-Con questo metodo di voto un partito piccolo piccolo decide per tutti-
Lo guardo e allibisco…questo poi non è nemmeno italiano e ha già capito tutto..
Allora inizio a spiegare cosa è stato il 68 il 77 e gli anni di piombo…
-ma le br sono di sinistra?
-sono asassini e non stanno da nessuna parte, vogliono aver sempre ragione loro!-
-ma anche i politici vogliono aver sempre ragione loro-
Ebbene, mi tocca spiegare cosa significa democrazia, rispolverare antiche frasi che avevo riposto per far capire a questi cuccioli che la ragione imposta con la forza non è una ragione, ma un errore spaventoso che può portare a tremende conseguenze, che 68 e anni 70 sono due cose diverse, che un movimento voleva costruire e l'altro distruggere…
-ma santo cielo, possibile che nessuno vi dica queste cose. Non le fate in storia, in italiano? Io insegno matematica!-
-prof. la prego vada avanti stiamo buoni, nessuno ce le dice queste cose!-
Mi accorgo che forse li sto influenzando ed è l'ultima cosa che vorrei, quindi spiego loro che tutti gli insegnanti hanno delle idee e che non esistono i prof. super partes: anche io ho le mie idee e quindi, quando espongo, sono condizionata, anche se cerco di non farlo, dalle mie opinioni.
Li invito a diffidare sempre di chi dice che a scuola la politica non entra.
Entra ogni giorno, con il progetto educativo, con le scelte se fare o no una certa gita , non entra o non dovrebbe entrare la visione dei partiti, ma la politica fa parte delle scelte quotidiane di ognuno di noi.
- Voi dovete essere tanto saggi da ascoltare, capire e scegliere sapendo che tutti sono un po' di parte nella spiegazione, anche se non vorrebbero, lo sono, e anche io .-
Mi guardano un po' sospettosi, alcuni penso credano li stia prendendo in giro, ma intanto il discorso va avanti, mi chiedono le cose più diverse, cosa è l'inflazione, perché i prezzi aumentano, perché i telegiornali e i loro genitori dicono che costa sempre tutto più caro, se è colpa di Prodi, dell'euro, dell'Italia.
Cerco di barcamenarmi evitando di esporre come uniche possibili le mie opinioni, mettendo sul piatto anche le altre.
Mi ascoltano, domandano ordinatamente, ascoltano in silenzio e passano quasi due ore senza che ce ne accorgiamo.
Sono le ultime due ore di una lunga giornata, la quinta e la sesta, e loro hanno partecipato, tutti, con interesse e curiosità.
Mai avrei pensato, mai avrei creduto che dei ragazzini di seconda sapessero ascoltare con attenzione problemi così complessi…forse qualche cosa sta cambiando !
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Copyright © La_prof. Mity 2006-2012

Questo opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia.
Pare non ascoltino mai e non stiano mai attenti e non gli interessi niente di niente e poi….
Li scopri e ti innamori di loro.
Oggi ho spiegato le percentuali e che il 20% del 50% non fa 70% ma 60 %, che le percentuali non si sommano e che spesso i negozianti e mass media fanno una gran confusione su questo fatto e che spesso i negozianti, ma anche alcuni scaltri e scorretti politici, ci speculano ed altri politici no, ma sbagliano lo stesso perché la matematica non fa parte del mondo della politica.
-Ma come? E nessuno se ne accorge?-
-Pochi, troppi hanno detto "la matematica non fa per me" e si vedono i risultati!-
-Ma cosa c'entrano le percentuali con le nostre cose?-
-Sentito mai parlare di tasse?
E qui si è aperto un bailame tremendo, tutti a chiedere, tutti a cercar di capire, a citare questo e quello.
Allora ho cominciati a spiegare come funziona il nostro sistema di tassazione, in percentuale e a scaglioni.
Abbiamo immaginato un mucchietto di soldi, sulla lavagna l'abbiamo diviso in tanti mucchietti più piccoli e vi abbiamo applicato ad ognuno la sua tassazione in crescendo. Chi più mucchietti aveva più pagava ma non su tutti, la percentuale aumentava via via : per tutti il primo mucchietto tutti pagavano la stessa percentuale.
Uno se ne è uscito dicendo:
- ma mio zio diceva che è meglio tasse uguali per tutti, si capisce di più-
- ad esempio il 30% per tutti i soldi guadagnati? -
- si si… è proprio quello che diceva mio zio -
A dire il vero questa teoria è un po' vecchia e non capisco perché mai questo zio l'abbia tirata fuori, ma a me va benissimo per spiegare.
- Fate i conti su 1000 euro, e su 10000. Fateli con gli attuali scaglioni (che ho scritto alla lavagna e forse sono un po' sbagliati…) e poi provate a fare i conti anche con il 30% su tutti i soldini-
Passa un attimo e uno grida -ma così quelli che guadagnano tanto pagano sempre come quelli che guadagnano poco!-
-Ma hai fatto i conti?-
-Ma non servono, si capisce subito!-
Bravo, penso tra me e me, ma vallo a spiegare a quelli che l'hanno proposto e sostenuto per anni…o forse non serve spiegare, lo sapevano benissimo.
A questo punto si sono aperte le porte del mondo e tutti chiedono, educatamente, ma chiedono e con grande curiosità:
Cos'è il PD, perché si torna a votare, cosa è il '68, cosa significa cambiare il modo di votare
Ecco che uno ha già la risposta pronta, forse confezionata in casa, ma c'è:
-Con questo metodo di voto un partito piccolo piccolo decide per tutti-
Lo guardo e allibisco…questo poi non è nemmeno italiano e ha già capito tutto..
Allora inizio a spiegare cosa è stato il 68 il 77 e gli anni di piombo…
-ma le br sono di sinistra?
-sono asassini e non stanno da nessuna parte, vogliono aver sempre ragione loro!-
-ma anche i politici vogliono aver sempre ragione loro-
Ebbene, mi tocca spiegare cosa significa democrazia, rispolverare antiche frasi che avevo riposto per far capire a questi cuccioli che la ragione imposta con la forza non è una ragione, ma un errore spaventoso che può portare a tremende conseguenze, che 68 e anni 70 sono due cose diverse, che un movimento voleva costruire e l'altro distruggere…
-ma santo cielo, possibile che nessuno vi dica queste cose. Non le fate in storia, in italiano? Io insegno matematica!-
-prof. la prego vada avanti stiamo buoni, nessuno ce le dice queste cose!-
Mi accorgo che forse li sto influenzando ed è l'ultima cosa che vorrei, quindi spiego loro che tutti gli insegnanti hanno delle idee e che non esistono i prof. super partes: anche io ho le mie idee e quindi, quando espongo, sono condizionata, anche se cerco di non farlo, dalle mie opinioni.
Li invito a diffidare sempre di chi dice che a scuola la politica non entra.
Entra ogni giorno, con il progetto educativo, con le scelte se fare o no una certa gita , non entra o non dovrebbe entrare la visione dei partiti, ma la politica fa parte delle scelte quotidiane di ognuno di noi.
- Voi dovete essere tanto saggi da ascoltare, capire e scegliere sapendo che tutti sono un po' di parte nella spiegazione, anche se non vorrebbero, lo sono, e anche io .-
Mi guardano un po' sospettosi, alcuni penso credano li stia prendendo in giro, ma intanto il discorso va avanti, mi chiedono le cose più diverse, cosa è l'inflazione, perché i prezzi aumentano, perché i telegiornali e i loro genitori dicono che costa sempre tutto più caro, se è colpa di Prodi, dell'euro, dell'Italia.
Cerco di barcamenarmi evitando di esporre come uniche possibili le mie opinioni, mettendo sul piatto anche le altre.
Mi ascoltano, domandano ordinatamente, ascoltano in silenzio e passano quasi due ore senza che ce ne accorgiamo.
Sono le ultime due ore di una lunga giornata, la quinta e la sesta, e loro hanno partecipato, tutti, con interesse e curiosità.
Mai avrei pensato, mai avrei creduto che dei ragazzini di seconda sapessero ascoltare con attenzione problemi così complessi…forse qualche cosa sta cambiando !
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2 Comments:
I ragazzini ascoltano e commentano se hanno la possibilità di farlo. Ovvero se hanno insegnanti che, partendo dalla loro materia (anche l'algida matematica!) trasportano i concetti nel mondo reale. Tu lo fai e non c'è nulla di strano se la classe si sia "svegliata". Su questo concetto ti consiglio, ma forse lo hai già letto, l'ultimo libro di Pennac, "Diario di scuola" (Feltrinelli). Premetto che non sono mai stata una fan di Pennac, anzi, ma questo libro è così vero, così capave di cogliere il profondo disagio del somaro che mi ha commosso.
grazie, corro in libreria ada acquistare il libro
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