5 giugno: quando tutto è possibile
La cena di classe di fine anno con la terza non pare essere gran che: arriviamo in pizzeria alle 7 e mezza e piove, uno si è già bagnato i calzoni perché è andato a vedere la temperatura dell’acqua del mare ed è scivolato sugli scogli, gli altri sono bagnati per la pioggerellina che scende noiosa e non si decidono ad entrare: stazionano davanti alla porta attendendosi e bloccando l’ingresso agli altri avventori che brontolano.
Finalmente si entra e per fortuna i genitori saggiamente si eclissano, loro sono tutti stipati da una parte del tavolone, e noi due, le uniche due proff. che hanno accettato l’invito, siamo dall’altra parte del tavolo con in mezzo una terra di nessuno di sedie vuote.
I camerieri frettolosi insistono per avere subito le ordinazioni, le pizze arrivano come un lampo, i ragazzi chiacchierano e si fotografano tra di loro, poi ci fanno un regalo, due deliziose caraffe con scritto 3a_2009 e tutto finisce.
Alle otto e mezza stiamo già uscendo dal locale.
La pioggerellina si è fermata ma per terra è tutto bagnato.
- Andiamo a fare il bagno?- dice uno
Io penso che scherzino, ma invece no, li vedo armati di sacche ed asciugamani che si accingono ad attraversare la strada per andare sugli scogli dai quali dovrebbero tuffarsi.. mi pare incredibile, con questo freddo!
- Ma l’acqua è calda, l’ho provata prima - dice il bagnato di prima
- Dai proff. venite a farci compagnia
- Dai prof..andiamo....!
- Ma i vostri genitori lo sanno??
- Certoooooooooo
Allora mi vene proprio una gran voglia di stare con loro, vado in macchina, prendo la reflex che avevo dimenticato e mi avvio con loro.
Sono come cuccioli, sebbene alcuni siano un bel po’ più alti di me. Prima vanno sulle giostre per i bambini e poi i più temerari si spogliano e si tuffano e io scatto e scatto..
Il flash è buono e riesco a prenderli anche in acqua, e loro vanno su e giù e si mettono in posa gonfiando i muscoli.
Intanto le ragazze stanno togliendosi i vestiti, una di loro non ha il sopra del bikini per cui resta con la maglietta e via, come sirene.
Le guardo affascinata: sono bellissime, una è campionessa di tuffi, una di vela, l’altra di corsa, hanno dei corpi da copertina e sono…le mie ex bambine di prima..ora in terza sono delle donne e vederle così mi fa realizzare quanto loro siano cambiate in questi anni.
Tra i ragazzi la situazione è un po’ diversa: alcuni sono già uomini fatti con gamba lunga e braccio muscoloso, altri devono ancora completare la crescita e sembrano ancora bimbi, sono magrolini e minuti, ma quasi tutti si fiondano in acqua, e su e giù e su e giù. Vengono fuori anche i gavettoni; si mettono in cerchio, sotto la pioggia a gavettonarsi a più non posso.
- Ora andiamo a scaldarci in mare !!.
Continuo a scattare, e i tuffi si seguono, io ho un po’ di paura, ma quella è la mia costante.
Una ragazza urla:
-Occio alla clanfaaaaaaaaaa!- e si lancia a cucchiaio in acqua sollevando spruzzi e bagnando tutti.
Intanto piove e due ragazze, che non hanno aderito al gara di tuffi, anzi non si sono nemmeno spogliate, stanno a guardali ridendo come matte e si tengono strette sotto l’ombrello.
Io son bagnata perché piove, ogni tanto in una foto compare la luna che non c’è perché una goccia di pioggia illuminata dal flash la sostituisce.
Continuano così per un’ora, loro sono bagnati ma con i vestiti asciutti, io sono bagnata ed anche i miei vestiti, così li abbandono ma già vedo che compaiono i genitori.
Tornata a casa scarico le foto, parevano poche, ne ho fatte quasi 200 e di buone ne restano circa 120.
Le foto sono bellissime perché loro sono bellissimi e perché fare foto in acqua, di notte, con il flash, dà risultai sorprendenti.
Sono le 11e mezza ma non ho intenzione di andare ancora a letto.
Costruisco una gallery, sistemo le foto su uno spazio Web non pubblico e vado a letto.
L’indomani mattina una ragazza, su Facebook, mi chiede se ho pubblicato le foto : invio a lei e tutti quelli che stanno sul network una posta con l’indirizzo del sito, uno interviene nel tread scrivendo:
- xD che idoli! mi sono divertito un'altra volta solo a guardarle!-
… e la parola passa, chi scrive su Facebook, chi mi manda mail, chi mi manda sms:
- Non si vede più niente prof. cosa succede??
Il sito, che è di quelli gratuiti, è troppo frequentato, occupavamo troppa banda e ha chiuso i battenti. Sposto tutto su un altro spazio, mio, che accetta flussi maggiori e reinvio l’indirizzo.
Oggi su Facebook stanno pubblicando le loro foto e sono entusiasti.
Anche io lo sono, siamo diventati amici solo alla fine dell’anno, ma va bene così.

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Copyright © La_prof. Mity 2006-2012

Questo opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia.
Finalmente si entra e per fortuna i genitori saggiamente si eclissano, loro sono tutti stipati da una parte del tavolone, e noi due, le uniche due proff. che hanno accettato l’invito, siamo dall’altra parte del tavolo con in mezzo una terra di nessuno di sedie vuote.
I camerieri frettolosi insistono per avere subito le ordinazioni, le pizze arrivano come un lampo, i ragazzi chiacchierano e si fotografano tra di loro, poi ci fanno un regalo, due deliziose caraffe con scritto 3a_2009 e tutto finisce.
Alle otto e mezza stiamo già uscendo dal locale.
La pioggerellina si è fermata ma per terra è tutto bagnato.
- Andiamo a fare il bagno?- dice uno
Io penso che scherzino, ma invece no, li vedo armati di sacche ed asciugamani che si accingono ad attraversare la strada per andare sugli scogli dai quali dovrebbero tuffarsi.. mi pare incredibile, con questo freddo!
- Ma l’acqua è calda, l’ho provata prima - dice il bagnato di prima
- Dai proff. venite a farci compagnia
- Dai prof..andiamo....!
- Ma i vostri genitori lo sanno??
- Certoooooooooo
Allora mi vene proprio una gran voglia di stare con loro, vado in macchina, prendo la reflex che avevo dimenticato e mi avvio con loro.
Sono come cuccioli, sebbene alcuni siano un bel po’ più alti di me. Prima vanno sulle giostre per i bambini e poi i più temerari si spogliano e si tuffano e io scatto e scatto..
Il flash è buono e riesco a prenderli anche in acqua, e loro vanno su e giù e si mettono in posa gonfiando i muscoli.
Intanto le ragazze stanno togliendosi i vestiti, una di loro non ha il sopra del bikini per cui resta con la maglietta e via, come sirene.
Le guardo affascinata: sono bellissime, una è campionessa di tuffi, una di vela, l’altra di corsa, hanno dei corpi da copertina e sono…le mie ex bambine di prima..ora in terza sono delle donne e vederle così mi fa realizzare quanto loro siano cambiate in questi anni.
Tra i ragazzi la situazione è un po’ diversa: alcuni sono già uomini fatti con gamba lunga e braccio muscoloso, altri devono ancora completare la crescita e sembrano ancora bimbi, sono magrolini e minuti, ma quasi tutti si fiondano in acqua, e su e giù e su e giù. Vengono fuori anche i gavettoni; si mettono in cerchio, sotto la pioggia a gavettonarsi a più non posso.
- Ora andiamo a scaldarci in mare !!.
Continuo a scattare, e i tuffi si seguono, io ho un po’ di paura, ma quella è la mia costante.
Una ragazza urla:
-Occio alla clanfaaaaaaaaaa!- e si lancia a cucchiaio in acqua sollevando spruzzi e bagnando tutti.
Intanto piove e due ragazze, che non hanno aderito al gara di tuffi, anzi non si sono nemmeno spogliate, stanno a guardali ridendo come matte e si tengono strette sotto l’ombrello.
Io son bagnata perché piove, ogni tanto in una foto compare la luna che non c’è perché una goccia di pioggia illuminata dal flash la sostituisce.
Continuano così per un’ora, loro sono bagnati ma con i vestiti asciutti, io sono bagnata ed anche i miei vestiti, così li abbandono ma già vedo che compaiono i genitori.
Tornata a casa scarico le foto, parevano poche, ne ho fatte quasi 200 e di buone ne restano circa 120.
Le foto sono bellissime perché loro sono bellissimi e perché fare foto in acqua, di notte, con il flash, dà risultai sorprendenti.
Sono le 11e mezza ma non ho intenzione di andare ancora a letto.
Costruisco una gallery, sistemo le foto su uno spazio Web non pubblico e vado a letto.
L’indomani mattina una ragazza, su Facebook, mi chiede se ho pubblicato le foto : invio a lei e tutti quelli che stanno sul network una posta con l’indirizzo del sito, uno interviene nel tread scrivendo:
- xD che idoli! mi sono divertito un'altra volta solo a guardarle!-
… e la parola passa, chi scrive su Facebook, chi mi manda mail, chi mi manda sms:
- Non si vede più niente prof. cosa succede??
Il sito, che è di quelli gratuiti, è troppo frequentato, occupavamo troppa banda e ha chiuso i battenti. Sposto tutto su un altro spazio, mio, che accetta flussi maggiori e reinvio l’indirizzo.
Oggi su Facebook stanno pubblicando le loro foto e sono entusiasti.
Anche io lo sono, siamo diventati amici solo alla fine dell’anno, ma va bene così.

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