I due che diventano sei
Reduce da un consiglio di classe ed arrabbiata furibonda.
Come al solito i voti di matematica contano come il due di picche ed anche questo due è stato tramutato in sei.
E’ il terzo anno che il gravemente insufficiente di Luigi diventa sei.
Ieri gli ho chiesto perché non volesse assolutamente studiare matematica, se c’entrassi io nel pessimo rapporto che ha con questa materia. Lui mi ha guardata serafico, come se stessi dicendo delle assurdità:
-ma no prof. è che la matematica io non la capisco e quindi non la studio, lei non c’entra, qualche cosa bisogna pur lasciare stare!-
Eh già, mi sono detta, vecchia bachettona, come puoi pensare che costui non faccia un conto sulla convenienza o meno se fare o no una certa fatica: avere un solo piccone grave induce tutti a pensare che poverino…lui per la matematica non è portato.
Non ho mai sentito una frase di questo genere per l’italiano.
C’è sempre una giustificazione per chi non sa la matematica.
Ma non mollo, continuo a parlare con lui, sono tre anni che baruffo con lui per farlo studiare
- mettiamo che tu la matematica proprio no, prova almeno a studiare le regole per calcolare superfici e volumi, le regole dell’algebra. Ma come fai a parlare inglese se non sai nemmeno una parola, la frase non ti viene dal cielo.
- Ma guardi, io non userò mai queste regole e allora perché devo studiarle?-
- Ti ricordi quando in prima abbiamo fatto le frazioni e io ti ho fatto trasformare le dosi di una ricetta per quattro persone in dosi per tre persone e tu non ci sei riuscito? Poi abbiamo riprovato la stessa cosa in seconda con le proporzioni e ancora niente perché non hai studiato le proporzioni ed ora in terza potresti farlo con l’algebra, ma niente perché non hai voluto studiare l’algebra.
In tutto questo mio sproloquiare lui mi guarda e sbatte le palpebre come un cartone animato e retrocede fingendo timore che no ha assolutamente.
-prof. non si arrabbi, a me non piace e basta e non la studio, ma lei è ok!
Almeno mi avesse detto che mi odia, che sono incapace ad insegnare, me ne farei una ragione ma no, lui ha fatto i suoi calcoli, ha visto come butta e ha capito che con un piccone anche grosso si passa lo stesso e allora…perché faticare.
Un fallimento cosmico, le ho provate tutte, gli è stato offerto un doposcuola, uno sportello di matematica settimanale e niente lui non è andato perché mi ha detto che li riteneva inutili, non ha nemmeno provato. E’ venuto solo ai corsi di recupero che ho fatto io, ma dieci ore son poca cosa e fatti alla fine della terza a lui non sono serviti a niente.
- Vede che non serve che io studi, matematica non fa per me! – mi ha detto sorridendo
Non si è nemmeno reso conto che 10 ore in tre anni non è studiare.
E alla fine ha avuto ragione lui: con un due in matematica si è ammessi e chi è ammesso poi viene promosso.
Lui queste cose le sa, sono io che mi devo aggiornare.
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Copyright © La_prof. Mity 2006-2012

Questo opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia.
Come al solito i voti di matematica contano come il due di picche ed anche questo due è stato tramutato in sei.
E’ il terzo anno che il gravemente insufficiente di Luigi diventa sei.
Ieri gli ho chiesto perché non volesse assolutamente studiare matematica, se c’entrassi io nel pessimo rapporto che ha con questa materia. Lui mi ha guardata serafico, come se stessi dicendo delle assurdità:
-ma no prof. è che la matematica io non la capisco e quindi non la studio, lei non c’entra, qualche cosa bisogna pur lasciare stare!-
Eh già, mi sono detta, vecchia bachettona, come puoi pensare che costui non faccia un conto sulla convenienza o meno se fare o no una certa fatica: avere un solo piccone grave induce tutti a pensare che poverino…lui per la matematica non è portato.
Non ho mai sentito una frase di questo genere per l’italiano.
C’è sempre una giustificazione per chi non sa la matematica.
Ma non mollo, continuo a parlare con lui, sono tre anni che baruffo con lui per farlo studiare
- mettiamo che tu la matematica proprio no, prova almeno a studiare le regole per calcolare superfici e volumi, le regole dell’algebra. Ma come fai a parlare inglese se non sai nemmeno una parola, la frase non ti viene dal cielo.
- Ma guardi, io non userò mai queste regole e allora perché devo studiarle?-
- Ti ricordi quando in prima abbiamo fatto le frazioni e io ti ho fatto trasformare le dosi di una ricetta per quattro persone in dosi per tre persone e tu non ci sei riuscito? Poi abbiamo riprovato la stessa cosa in seconda con le proporzioni e ancora niente perché non hai studiato le proporzioni ed ora in terza potresti farlo con l’algebra, ma niente perché non hai voluto studiare l’algebra.
In tutto questo mio sproloquiare lui mi guarda e sbatte le palpebre come un cartone animato e retrocede fingendo timore che no ha assolutamente.
-prof. non si arrabbi, a me non piace e basta e non la studio, ma lei è ok!
Almeno mi avesse detto che mi odia, che sono incapace ad insegnare, me ne farei una ragione ma no, lui ha fatto i suoi calcoli, ha visto come butta e ha capito che con un piccone anche grosso si passa lo stesso e allora…perché faticare.
Un fallimento cosmico, le ho provate tutte, gli è stato offerto un doposcuola, uno sportello di matematica settimanale e niente lui non è andato perché mi ha detto che li riteneva inutili, non ha nemmeno provato. E’ venuto solo ai corsi di recupero che ho fatto io, ma dieci ore son poca cosa e fatti alla fine della terza a lui non sono serviti a niente.
- Vede che non serve che io studi, matematica non fa per me! – mi ha detto sorridendo
Non si è nemmeno reso conto che 10 ore in tre anni non è studiare.
E alla fine ha avuto ragione lui: con un due in matematica si è ammessi e chi è ammesso poi viene promosso.
Lui queste cose le sa, sono io che mi devo aggiornare.
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5 Comments:
E i genitori in questi tre anni hanno dato corda al figlio?
Forse sarebbe da arrabbiarsi più con loro, che con lui!
Meno play station e cellulari e quant'altro forse (e dico forse)avrebbero potuto spronare in qualche modo il ragazzo ad avvicinarsi alla matematica e questo già dalle elementari!
Lei che ne dice?
I genitori del ragazzo ci hanno detto che si meravigliano del fatto che non sia stato bocciato prima. Questa scuola è la scuola del "promuoviamo dai che così nessuno fa ricorso e poi un po' di compassione" è la scuola della carità pelosa, del certificare ai figli della povera gente competenze che non hanno e chi se ne importa se poi la vita li stroncherà. E' la scuola in cui basta fare....un temino con magari scritto "d'appertutto" e " vado ha scuola" ma così fresco!!!
Le famiglie c'entrano poco se i docenti non pretendono niente.
Ma sono io che mi impizzo e non da oggi...
Legga qui se ha tempo
http://dietrolacattedra.blogspot.com/2006/09/13-settembre-il-pasticcio-dei.html
L'ho letto e sa una cosa, la vedo "molto portata" per la letteratura, scrive molto bene, mi sembra di essere in classe con lei.
Non è che ha sbagliato mestiere per caso?
A parte gli scherzi, se non fosse che la conosco di persona, penserei che sono storie un po' romanzate, tanto è incredibile il comportamento di questi ragazzi, tanto più che al giorno d'oggi (lo dicono tutti)dovrebbero essere molto, ma molto più svegli e attenti a recepire le cose di quello che eravamo noi alla loro età.
Comunque non è solo la scuola dove insegna lei, perchè anche in quella della mia nipotina quattordicenne, 3a media, succedono degli episodi a dir poco sconcertanti.
In ogni caso io penso che tre anni di insegnamento e di prediche non possono essere andate perdute e che sicuramente dei semi sono stati piantati anche nelle zucche più recalcitranti e nel tempo daranno i loro frutti.
Certo però che le zucche dei suoi colleghi e superiori......
polemica, così ti arrabbi ancora di piu'..sicura che succede solo per la matematica? Davvero nessun altro e' stato "costretto" ad alzare i voti?non ci posso credere.
@tullia
Il problema non cambia, sicuramente non riguardava lettere dove prosperano i 9 e i 10.
Ma se un docente ritiene che un alunno non abbia acquisito le competenze specifiche per quella disciplina può il Consiglio di classe dire che invece si??
Non è più come un tempo, ora mica puoi scrivere che viene promosso nonostante le gravi lacune, visto il suo percorso scolastico, ora viene promosso perchè ha le competenze ..quali??
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