giovedì, aprile 15, 2010

Il fascino della riga di comando

All’inizio erano proprio restii, che è dir poco..anzi pensavano che l’ipotesi di lavoro fosse una mia fissazione e ne abbiamo discusso a lungo prima di iniziare.
La proposta era che quest’anno, dopo aver lavorato lo scorso anno con i servizi di Google, aver imparato gli elementi minimi dell’html e di aver costruito e partecipato attivamente ad un pluriblog, dopo aver imparato ad utilizzare la LIM era giunto il tempo di muoversi in un ambiente di programmazione.

E così ho proposto il Logo, non il Windows logo, ma l’UCBLOGO; quello che gestisce le riposte grafiche con finestra nera e le istruzioni da riga di comando.
Il Logo è un potentissimo linguaggio di programmazione con una grafica nativa che viene utilizzata per una accesso amichevole alla programmazione modulare.
Noi siamo in una seconda media e non possiamo pensare di cimentarci con studi di spazi pluridimensionali o curvi, per cui ci limitiamo ( momentaneamente) al piano bidimensionale, sebbene stia meditando, visto il successo, di portarli a lavorare anche in tre dimensioni.
Appena ho lanciato in classe la proposta, che solo teoricamente era tale, perché per poterla attuare avevo dovuto presentare per tempo una programmazione integrativa al curricolo di istituto, mi hanno chiesto a cosa servisse.
Ho detto che serviva per costruirsi mondi virtuali, ad esempio, costruire una sedia e con quella una fila di sedie e poi una platea: la reazione è stata pessima:
-Ma è una perdita di tempo non abbiamo già Paint, Psp e Gimp per fare grafica-
- Non è grafica è la parte grafica di una programmazione modulare-
- Non ci interessa…..

Essendo io un essere umano sono ricorsa all’autorità che mi deriva dal ruolo che copro, soprattutto perché volevo vedere cosa sarebbe successo, ovvero se davvero mi sarei trovato di fronte ad un clamoroso fallimento o se le cose sarebbero andate meglio
- Vabbè dovete farla e basta, ormai l’ho messa nella programmazione e almeno tentiamo!-
Ho preparato una dispensa e l’ho distribuita.
L’ora che utilizziamo in laboratorio è la sesta ora della giornata e sono tutti molto stanchi, me compresa
Per questo ho spiegato cosa fosse la modularità in classe, in ore migliori, facendo anche delle simulazioni, ho spiegato i comandi elementari, cosa sono le procedure ed ho ficcato loro in mano la dispensa.

Abbiamo iniziato ed ho rispiegato i concetti base con il videoproiettore …poi li ho persi, anzi loro si sono persi, nell’affascinante mondo di uno schermo nero a righe di comando.
Se sbagli devi tornare indietro ed editare la procedura, ma se riesci la tartaruga disegna quello che tu le hai insegnato ed ogni procedura che hai definito è utilizzabile per altre…e tutti provano…dopo poche lezioni c’è già chi è arrivato a costruire tutti i poligoni introducendo anche le variabili e chi ancora si affanna a costruire il suo quadrato, ma tutti lavorano, da soli e con dispensa alla mano.

Oggi ho, dopo otto lezioni, spiegato le procedure ricorsive e l’introduzione dell’ if e dello stop…dopo venti (VENTI ) minuti più di metà classe aveva definito una procedura ricorsive, verificato che questa andava avanti all’infinito e quindi introdotto i comandi if e stop.
Questi ragazzi sono incredibilmente veloci ed alcuni stanno già utilizzando procedure con variabili, ricorsive e non, per costruire procedure di livello superiore e realizzare il loro progetto…una collana, una faccia che ride, una serie di case a tunnel, ma tutti hanno imparato a programmare modularmente tra urla e applausi: nel caos creativo chi riusciva spiegava all’altro e alla fine, quando la campanella ha suonato oggi, ma anche ieri, non volevano andarsene..alle due di pomerriggio…e due ragazzi, i più bravi mi hanno detto:
-Prof…ma qua bisogna guardare i manuali, non basta cliccare…e però che soddisfazione quando otteniamo quello che vogliamo noi! Ora lo scaricheremo dal sito della scuola perché vogliamo scoprire altre procedure ed inventarcene nostre a casa..e mamma e papà non capiranno un tubo-
E gli altri:
-Prof…ma che facinoso con lo schermo nero, pare di parlare proprio con il computer
-Prof… ma stiamo programmando!
-Prof…ma è bellissimo!

Questi ragazzi per nascita sono nativi digitali, i ragazzi del clicca e vai, gli homozapping, i multitasking , questi ragazzi davanti ad uno schermo nero ed al rigore richiesto per impartire istruzioni da riga di comando, istruzioni che devono essere coerenti logiche e modulari, questi ragazzi restano incantati.

giovedì, aprile 01, 2010

Le sequoie e Gesù

Sono depressa!
Quando vedi come sono andate le elezioni ti prende lo scoramento: tutto il nord alla destra e passi la destra, ma stravince Lega Nord all’inno del via i diversi, gli extracomunitari sono brutti e puzzano, c’è un unico dio e a chi non va bene se ne vada, seguiti a ruota dai berlusconiani che inneggiano a valori ormai divenuti patrimonio nazionale del “ del frega tu che frego anch’io” ma con amore.
Mi ritrovo patetica a rimpiangere la vecchia DC, quando l’onestà, anche se non sempre praticata da tutti, era un valore e l’avversario non era il nemico ed andava rispettato.
Sto stretta in questa Italia fatta da furbetti saccenti, in cui la cultura non è un valore, in cui il contado, quello che ormai ha perso i propri valori territoriali di riferimento, sta iniziando la rivolta contro la cultura delle metropoli. Sto stretta, sto male e sto anche pensando di andarmene da questa Italia in cui il peggio deve ancora arrivare.

E poi entro in classe e scopro che la tolleranza, la disponibilità, l’accettazione dell’altro a 11 anni sono ancora dentro l’animo dei ragazzi, basta ragionare con loro. E allora dove e quando avviene la mutazione? Dove e quando cominciano a diventare acritici ed ad utilizzare un lessico composto più da parolacce che da contenuti e se togli le parolacce ( come disse Paolini delle bestemmie) la frase non esiste più?
Io li leggo su Facebook i miei ex ragazzi, ora alle superiori: in due o tre anni subiscono impensabili metamorfosi, iniziano ad usare un gergo di riconoscimento sguaiato, ma questo sarebbe il meno, cominciano ad accettare dati falsi in maniera acritica e a far propri concetti che anni prima facevano loro orrore.
Rimane solo un forma di interesse pietoso nei confronti degli animali maltrattai..ma la politica no, i partiti fanno tutti schifo e chi non è d’accordo con me se ne vada, non rompa sul mio profilo e se ne vada anche dalla mia città..
Per fortuna non tutti, ma tanti, troppi.
Dei pochi che non sono branco, ma gruppo, scriverò un’altra volta.

Per ora respiro aria di solidarietà ed amicizia entrando in classe.

L’altro giorno si parlava di piante e della distinzione tra piante ed alberi, se fosse lecita o meno e siamo arrivati a parlare delle sequoie. Sono alberi antichissimi, il più antico risale ad oltre 2200 anni fa, cioè a che anno avanti cristo?
E qui mi sono fermata ed ho chiesto..
- Ma sapete che questo calendario è del mondo occidentale, che altrove calcolano l’anno zero a seconda dell’evento particolare che prendono come punto di riferimento e spesso riguarda un loro profeta, che non si sa mai se fosse uno o tanti.
- Come uno o tanti ??-
- Si dice avanti cristo facendo riferimento all’ipotetica natalità di Gesù, ma a quei tempi pare che il nome Gesù fosse molto diffuso per cui molti storici pensano che la figura di Gesù sia una leggenda che attribuisce a lui, amplificandoli, eventi straordinari che accaddero in quei tempi ma che furono compiuti da persone diverse.-

Sicuramente non era quello che molti si aspettavano io dicessi in quel momento ed un ragazzo, che non è cattolico, si è alzato di botto dicendo:

- Ma allora mi imbrogliano, il libro di storia dice che Gesù è veramente esistito.-

- Tu non sei cattolico ma vivi in una nazione pervasa dal cattolicesimo e con questa impostazione deve farci i conti. Ti capisco benissimo perché i miei figli hanno patito molto a scuola per non essere nemmeno battezzati ed ogni volta che sollevavano obiezioni come la tua venivano zittiti dai professori.
Secondo me hai ragione tu, ma devi abituarti a trovare sulla tua strada sempre problemi simili a questo.-

- Ma come - salta su la compagna di banco - è dimostrato che Gesù è esistito c’è anche la sacra sindone!

Ho rinunciato a spiegarle che la datazione ha dimostrato che l’immagine risalirebbe al medioevo, le ho chiesto però se sentiva la necessità di aver conferme scientifiche sull’esistenza di dio e di Gesù
Lei non capiva e allora io…non credente..insegnate di matematica….ho cercato di spiegare loro cosa vuol dire credere in dio


- Credere è un atto di fede e non bisogna cercare dimostrazioni scientifiche a questo fatto, come non si cercano dimostrazioni all’amore che si porta verso una persona. Credere è un atto di fede individuale che va rispettato, me vanno rispettati anche quelli che non credono.-

La ragazzina mi guardava e la sorpresa si stava tramutando in attenzione. E poi mi sussurrato
- E’ vero..non ci avevo mai pensato!-

Un altro mi ha chiesto come fosse possibile che ci fossero persone che credono in un dio, altre in un altro e altri ancora in niente.

Difficile da spiegare ma impossibile tacere, avrei perso la loro fiducia.
Ho cercato di ribadire in tutti i modi che stavo esprimendo la mia opinione e che altri docenti ne potevano avere altre, ma partendo dalla premessa che credere è un atto di fede indimostrabile ed individuale, poi uno crede nel dio che rappresenta meglio la società in cui vive. Se io credessi, per logica, sarei portata pensare che ne esiste uno solo, che non c’è quello giusto e quello sbagliato. A seconda di dove uno vive lo chiama in un modo o nell’altro, lo rispetta e lo prega con le consuetudini di quel territorio.
Cercare di convincere gli altri che il proprio dio è il migliore ed imporlo con la forza , come nelle crociate, è un controsenso religioso.

Allora uno ha alzato la mano e mi ha detto:
- io sono serbo ortodosso, è quasi uguale, ma vado in un’altra chiesa!
e un’altra :
- io sono valdese, anch’io vado in un’altra chiesa, perché c’è tanta confusione, non sarebbe meglio, almeno tra i cristiani, avere una sola chiesa ?-
e poi, rivolta al non credente…
- Franco, non ti preoccupare noi siamo con te, se succedono discussioni noi chiederemo come stanno veramente le cose ai prof…speriamo che ci spieghino, poi ognuno di noi capirà secondo la sua testa

E la campanella della ricreazione, il cui suono che va oltre ogni umano ragionamento, ha trillato e tutti hanno smesso di discutere per uscire ed andare a giocare


------------------------
Copyright © La_prof. Mity 2006-2012

Licenza Creative Commons

Questo opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia.