Venerdì 20: i postumi dei Collegi e Consigli
Sono a casa in malattia, un raffreddore da urlo con relativa febbriciattola mi ha colpito due sere fa.
Non so se sia il virus che mi ha colpito od il mio organismo che, vedendolo passare di là, lo abbracciato stetto steretto per fuggire dalla scuola.
Dopo due giorni di patimenti con lezione fino alle 13 e 37 e pomeriggi di Collegio Docenti e Consiglio di Classe, le mie amiche cellule devono aver pensato che stavo diventando matta e per fermarmi hanno fatto coalizione col primo virus che passava di lì.
Chi non ha partecipato mai ad un Collegio Docenti non può immaginare che sofferenza possa esser per una persona mediamente ragionevole, dotata di un buon senso democratico e intollerante verso le ingiustizie ed i menefreghismi.
A seconda delle scuole i Collegi Docenti, teoricamente luoghi deputati alla gestione collegiale della scuola, vedono la partecipazione di svariate unità di docenti, dalla cinquantina a piu’ di 200.
E lì trovi di tutto,
Insomma…un delirio.
Mi pare sempre o di esser o troppo figa o una scema.. alternativamente.
L’unica cosa che non mi pare è che mi incazzo come un treno per i soprusi degli efficientisti che, per fare andare avanti la locomotiva scuola, calpestano i diritti di tutti e non hanno dubbi sulla bontà delle loro scelte efficentiste. …. soprattutto perché i “vecchi” docenti, quelli che potrebbero rompere le scatole, sanno come cavarsela sempre e, caso mai, se chiedono una modifica d’orario, a loro la si da, ma i nuovi…
E beh…. si sa che il precariato lo abbiamo fatto tutti ed è una strada tutta in salita!!
E lì io prendo fuoco, impazzisco:
Ma come, non ti ricordi di quanto abbiamo patito per nove, dieci anni, quando per lo Stato non esistavamo quando, se ti ammalavi più di sei giorni in un anno, ti licenziavano?? Ma come non ti ricordi…non puoi dimenticare, non è possibile… o Sì .. Nooo!!! Non può essere!!
Crescendo ti sei dimenticata tutto…???
Ma allora hai anche dimenticato la prof, stronza che ti ficcava le note perché ti truccavi usando la scusa che non avevi studiato.. ti sei dimenticata i pianti al grido di “ non è giusto” , ti sei dimenticata le notti passate ad occhi spalancati perché ti avevano messo una nota e tu non c’entravi, ma tuo papà ti aveva punito togliendoti l’uscita del sabato, ti sei dimenticata tutto???
Ma come puoi essere un’insegnante allora??
E le mie celluline, vedendo lo stato di degrado mentale in cui ero precipitata, si sono abbracciate un virus, per mettermi un po’ in letargo, per farmi un reset mentale sperando che poi il mio software impari che certi sistemi operativi sono inaffidabili e che con quelli, anche se fai alt+ctrl+canc prima o poi crashano di nuovo e si perdono regolarmente tutti i dati
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Copyright © La_prof. Mity 2006-2012

Questo opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia.
Non so se sia il virus che mi ha colpito od il mio organismo che, vedendolo passare di là, lo abbracciato stetto steretto per fuggire dalla scuola.
Dopo due giorni di patimenti con lezione fino alle 13 e 37 e pomeriggi di Collegio Docenti e Consiglio di Classe, le mie amiche cellule devono aver pensato che stavo diventando matta e per fermarmi hanno fatto coalizione col primo virus che passava di lì.
Chi non ha partecipato mai ad un Collegio Docenti non può immaginare che sofferenza possa esser per una persona mediamente ragionevole, dotata di un buon senso democratico e intollerante verso le ingiustizie ed i menefreghismi.
A seconda delle scuole i Collegi Docenti, teoricamente luoghi deputati alla gestione collegiale della scuola, vedono la partecipazione di svariate unità di docenti, dalla cinquantina a piu’ di 200.
E lì trovi di tutto,
- quello che corregge compiti per non perder tempo, tanto lui sente lo stesso, dopo che tu in classe predichi da una vita che non si devono fare altre cose mentre spieghi, perché non è possibile prestare attenzione ad entrambi gli argomenti
- quello che chi se ne frega, tanto poi non si decide niente, e gioca con il cellulare mandando sms o facendosi una partitina, dopo che tu i cellulari li requisisci in classe
- quello che arriva regolarmente tardi e va via prima, ma trova ugualmente il tempo per intervenire parlando di tutto altro di quanto si sta cercando di discutere, dopo che tu passi ore in classe ad insistere che occorre arrivare puntali, che è necessario ascoltare gli altri prima di parlare e non dire quello che ci frulla in testa ...in nome del, forse obsoleto, reciproco rispetto
- quello che ascolta solo la parte che riguarda lui personalmente e per il resto del tempo chiacchiera con il vicino, fermandosi ogni tanto con – aspetta questo mi interessa- , dopo che tu passi minuti e minuti a spiegare che non bisogna distrarsi in casse, perché magari una cosa la si sa già, ma nel mezzo viene detta un’altra cosa che non sai ed allora perdi il filo, non capisci più niente, e quando intervieni fai la parte del cretino.. Bingo!! Ma i cari colleghi se ne fregano altamente di fare la parte dei cretini
- ed infine il 20 per cento dei presenti: i trattori della scuola, quelli che la fanno camminare, quelli che hanno molte volte idee di sinistra ma altrettante di destra, eppure una cosa li accomuna, la voglia d far funzionare una istituzione in cui credono e finché non funziona mettono da parte le loro idee politiche che si riservano di tirarle fuori poi, quando tutto funzionerà..... E’ che questi si riservano da trent’anni….
Insomma…un delirio.
Mi pare sempre o di esser o troppo figa o una scema.. alternativamente.
L’unica cosa che non mi pare è che mi incazzo come un treno per i soprusi degli efficientisti che, per fare andare avanti la locomotiva scuola, calpestano i diritti di tutti e non hanno dubbi sulla bontà delle loro scelte efficentiste. …. soprattutto perché i “vecchi” docenti, quelli che potrebbero rompere le scatole, sanno come cavarsela sempre e, caso mai, se chiedono una modifica d’orario, a loro la si da, ma i nuovi…
E beh…. si sa che il precariato lo abbiamo fatto tutti ed è una strada tutta in salita!!
E lì io prendo fuoco, impazzisco:
Ma come, non ti ricordi di quanto abbiamo patito per nove, dieci anni, quando per lo Stato non esistavamo quando, se ti ammalavi più di sei giorni in un anno, ti licenziavano?? Ma come non ti ricordi…non puoi dimenticare, non è possibile… o Sì .. Nooo!!! Non può essere!!
Crescendo ti sei dimenticata tutto…???
Ma allora hai anche dimenticato la prof, stronza che ti ficcava le note perché ti truccavi usando la scusa che non avevi studiato.. ti sei dimenticata i pianti al grido di “ non è giusto” , ti sei dimenticata le notti passate ad occhi spalancati perché ti avevano messo una nota e tu non c’entravi, ma tuo papà ti aveva punito togliendoti l’uscita del sabato, ti sei dimenticata tutto???
Ma come puoi essere un’insegnante allora??
E le mie celluline, vedendo lo stato di degrado mentale in cui ero precipitata, si sono abbracciate un virus, per mettermi un po’ in letargo, per farmi un reset mentale sperando che poi il mio software impari che certi sistemi operativi sono inaffidabili e che con quelli, anche se fai alt+ctrl+canc prima o poi crashano di nuovo e si perdono regolarmente tutti i dati
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